Problemi di memoria e demenza

Memory problems and dementia

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Disconoscimento

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Molti di noi diventano più smemorati man mano che invecchiano.

È facile temere che questo sia un segno precoce di demenza o di Alzheimer.

Ma ciò può dipendere da molti altri motivi; solo alcuni di noi svilupperanno i problemi più gravi della demenza. Questa pagina web analizza alcune delle cause della scarsa memoria, comprese le demenze, e il modo in cui chiedere aiuto se sei preoccupato per la tua memoria o per quella di qualcun altro.

Molte cose possono compromettere la nostra memoria, come stress, depressione, lutto, e persino malattie fisiche come carenze vitaminiche o infezioni.1

Di seguito, ci concentreremo su due problemi di memoria specifici: la demenza, che si presenta in diverse forme, tra cui la malattia di Alzheimer, e il deterioramento cognitivo lieve (MCI).

Che cos’è la demenza?

‘Demenza’ è un termine generico usato per descrivere un gruppo di patologie che compromettono la memoria.

  • Diventa più complicato ricordare le cose e si sviluppano altri problemi riguardanti la capacità di ragionare. Questi complicano la vita di tutti i giorni.
  • Questi problemi continuano a peggiorare, sono “progressivi”. Non sono un aspetto normale dell’invecchiamento.2

Esistono molti tipi di demenza. Tutti comportano una perdita di memoria, ma implicano anche altri sintomi che differiscono a seconda della causa. La demenza spesso inizia con problemi di memoria, ma chi ne è affetto può anche avere difficoltà a:

  • pianificare e svolgere le attività quotidiane
  • comunicare con gli altri.

Si potrebbero anche verificare sbalzi d’umore, cambiamenti nella capacità di prendere decisioni o cambiamenti di personalità.

Poiché la demenza è “progressiva”, una persona che ne è affetta diventerà sempre più dipendente dall’aiuto degli altri col passare del tempo.

Quanto è diffusa la demenza?

Nel Regno Unito, attualmente colpisce più di 850.000 persone3. Diventa più comune all’aumentare dell’età:

  • all’età di 65 anni, circa 2 persone su 100 sono affette da demenza.
  • entro gli 85 anni, circa 1 persona su 5 ha sviluppato un certo grado di demenza.4 

La demenza a volte può colpire i giovani e può essere ereditaria, anche se ciò è meno comune.

Cos’è il deterioramento cognitivo lieve?

Il deterioramento cognitivo lieve (MCI) è un problema di memoria meno grave. Non interferisce in modo significativo con la vita quotidiana e non è abbastanza grave da essere definito demenza. Potresti notare che:

  • dimentichi nomi di persone, luoghi o password
  • smarrisci oggetti
  • dimentichi di fare cose che avevi pianificato.

Circa 1 persona su 10, oltre i 65 anni, è probabilmente affetta da deterioramento cognitivo lieve. Di queste, circa 1 su 10 svilupperà la demenza entro un anno.5 Non è ancora possibile prevedere chi svilupperà la demenza e chi no. 

Quali tipi di demenza esistono?

Di seguito descriviamo le demenze più comuni. A volte, però, una persona può avere più di uno di questi disturbi, ovvero una “demenza mista”. 

Malattia di Alzheimer

Eileen è una segretaria in pensione di 82 anni, vive con il fragile marito di 90 anni e si prende cura di lui. Sta bene fisicamente e non prende alcun farmaco. 
Negli ultimi 2 anni, le figlie di Eileen hanno notato che perde le chiavi e si dimentica di somministrare in orario i farmaci al marito. Sebbene Eileen sia sempre stata molto brava a guidare, ora la sua auto ha un paraurti ammaccato e alcuni graffi sulla fiancata, cosa che Eileen non ha saputo giustificare. Inoltre, non è riuscita ad accendere la TV con un nuovo telecomando. All’inizio attribuivano questi problemi all’età e allo stress dovuto alla cura del marito.
Eileen pensa di non avere alcun problema di memoria. Si irrita e si agita quando le figlie le dicono di essere preoccupate per la sua memoria. Dopo molti tentativi, accetta di andare dal medico di base con loro. Il medico di base esegue alcuni semplici test di memoria e poi indirizza Eileen a un centro specializzato per la memoria.  

L’Alzheimer rappresenta circa 6 casi di demenza su 10.6 Di solito inizia con problemi di memoria e peggiora gradualmente. Le persone notano spesso che non riescono a ricordare fatti recenti, anche se riescono ancora a ricordare cose accadute anni prima.

Spesso si accorgono di avere difficoltà a ricordare determinate parole e a nominare oggetti. A volte non sono consapevoli dei loro problemi di memoria, mentre altre persone li notano. Una persona affetta da demenza può anche avere difficoltà a:

  • imparare cose nuove;
  • ricordare eventi, appuntamenti o messaggi telefonici recenti;
  • ricordare nomi di persone o luoghi;
  • capire le altre persone o comunicare con loro;
  • ricordare dove ha messo le cose, il che può essere molto destabilizzante perché può sembrare che qualcuno sia stato a casa sua o abbia preso le sue cose;
  • capire che c’è qualcosa che non va; si può arrabbiare quando qualcuno cerca di aiutarla.

Tutte queste difficoltà rendono sempre più difficile svolgere semplici attività quotidiane. 

Chi conosce persone affette da Alzheimer nota spesso lievi cambiamenti nella loro personalità.  Si comportano o reagiscono in modo diverso da come facevano prima di ammalarsi. 

Nell’Alzheimer, le proteine amiloidi e tau si accumulano nel cervello formando depositi definiti “placche” e “grovigli”. In queste aree si verificano danni al cervello, e ciò colpisce le sostanze chimiche che trasmettono messaggi da una cellula all’altra, in particolare quella chiamata acetilcolina.7

Demenza vascolare

John è un ingegnere in pensione di 78 anni. Soffre di ipertensione, diabete e colesterolo alto. Dopo due infarti, 18 mesi fa ha subito un’angioplastica (una procedura per dilatare le arterie bloccate), ma a volte avverte ancora dolore al petto.
Dopo il primo infarto, la sua memoria ha subito un peggioramento momentaneo, poi è sembrata migliorare di nuovo. Ma dopo il secondo, la moglie e il figlio hanno notato che è più smemorato e che non riesce a concentrarsi come una volta. Presenta sbalzi d’umore, si irrita e arrabbia facilmente, mentre altre volte scoppia a piangere senza una ragione evidente. Ha difficoltà a spostarsi e ha avuto alcuni episodi di incontinenza, cosa che ha ritenuto molto imbarazzante. Dopo che il suo medico di famiglia ha riscontrato problemi riguardanti la sua memoria recente, una risonanza magnetica cerebrale ha mostrato i segni di molti piccoli ictus. 

Questo è causato da un ridotto afflusso di sangue al cervello a causa di vasi sanguigni danneggiati. Ne consegue che alcune parti del cervello non ricevono abbastanza ossigeno e sostanze nutritive e, quindi, le cellule cerebrali muoiono.

Le demenze vascolari includono:

  • demenza post-ictus: in cui un vaso sanguigno cerebrale è improvvisamente ostruito, ad esempio da un coagulo di sangue.
  • demenza sottocorticale: un tipo di demenza che colpisce la parte inferiore del cervello, dove il flusso sanguigno è ridotto in vasi sanguigni molto piccoli.

È più probabile sviluppare una demenza vascolare se si ha una delle condizioni che possono portare all’ostruzione delle arterie. Queste includono ipertensione, diabete, colesterolo alto e, naturalmente, fumo.8

È difficile prevedere come progredirà una demenza vascolare, poiché i problemi variano a seconda della parte del cervello interessata. Si possono verificare:

  • perdita di memoria e difficoltà di concentrazione
  • difficoltà legate al linguaggio, come nell’Alzheimer
  • sbalzi d’umore o depressione
  • problemi fisici, come difficoltà a deambulare, o incontinenza.

Demenza a corpi di Lewy / Demenza da morbo di Parkinson 

Terry è un insegnante in pensione di 66 anni che vive da solo. Si sente triste da quando è andato in pensione 6 mesi fa e sente che la sua capacità di ragionare è molto rallentata. 
Negli ultimi mesi ha notato un tremore al braccio destro e ieri è caduto per strada. Si è accorto che quando cammina trascina i piedi, il che lo ha sconvolto perché si è sempre considerato attivo e atletico. Sua figlia, Cath, si è preoccupata quando il padre ha rischiato di fare un incidente dopo aver perso l’attenzione alla guida. Ha dato la colpa alla cattiva qualità del sonno, perché il letto è sempre un disastro al mattino, e a volte ha dei lividi.
Da qualche settimana, la sera, ha iniziato a vedere un bambino che gioca silenziosamente in un angolo della stanza. Una sera gli ha offerto qualcosa da mangiare, ma poi si è reso conto che sua figlia non poteva vederlo. Cath pensa che stia peggiorando nel ricordare le date e nel pianificare i suoi lavori in casa.
Il medico di base è preoccupato e, quindi, lo indirizza alla clinica della memoria. Dopo una TAC dell’encefalo gli viene diagnosticata la demenza a corpi di Lewy.

Questa patologia è causata da depositi proteici (corpi di Lewy) che si accumulano nel cervello.9 I sintomi del morbo di Parkinson iniziano a svilupparsi, sebbene spesso compaiano più tardi nella malattia. I sintomi includono:

  • problemi di memoria e difficoltà nella pianificazione delle attività;
  • confusione che varia nel corso della giornata;
  • vivide allucinazioni visive di persone o animali;
  • disturbi del sonno, movimenti eccessivi quando si sogna;
  • caratteristiche del Parkinson come tremori alle mani, rigidità muscolare, cadute o difficoltà a camminare.

Demenza frontotemporale

Questo tipo di demenza si manifesta principalmente in persone più giovani. Colpisce la parte anteriore dell’encefalo più di altre aree.  L’esordio è generalmente intorno ai 50 o 60 anni.11 

I sintomi più frequenti sono cambiamenti di personalità e comportamento e disturbi del linguaggio. La memoria può rimanere inalterata per molto tempo. Ne esistono 3 varianti principali:

  • comportamentale: una persona che di solito è molto educata e perbene può diventare irritabile o maleducata, o può non essere più interessata a curare il proprio aspetto.
  • semantica: il segno principale è nei problemi di comprensione del linguaggio e di memorizzazione delle informazioni.
  • afasia progressiva non fluente: difficoltà a parlare e a pronunciare le parole.

Encefalopatia TDP-43 correlata all’età a predominanza limbica (LATE)

Questa nuova demenza è stata recentemente identificata esaminando campioni post mortem di tessuto cerebrale. È comune anche nelle persone anziane e si riscontra insieme agli altri disturbi sopramenzionati. Non è ancora noto come diagnosticare la LATE.10

Cause più rare

Esistono molte altre cause di demenza. Alcune di queste includono:

  • Degenerazione corticobasale
  • Malattia di Creutzfeldt-Jakob
  • Deterioramento cognitivo correlato all’HIV
  • Malattia di Huntington
  • Sclerosi multipla
  • Sindrome di Korsakoff
  • Idrocefalo normoteso
  • Atrofia corticale posteriore
  • Paralisi sopranucleare progressiva.

Come viene diagnosticata la demenza?

Un medico diagnostica una demenza identificando l’insieme dei sintomi di una persona e analizzando come questi influiscono sulle sue azioni quotidiani.

Quindi, il primo passo è un colloquio per conoscere la persona. Vengono utilizzati questionari per testare il suo modo di ragionare e la sua memoria, chiamati “test cognitivi”. Si effettuano un esame fisico e alcuni test che prevedono semplici prove fisiche, come toccarsi tutte le dita della mano con l’estremità del pollice. È bene che lo specialista possa parlare con un parente in grado di spiegare ciò che è accaduto.

Questo primo incontro aiuta a identificare le aree problematiche e spesso fornisce indizi sul tipo di demenza. La diagnostica per immagini e gli esami del sangue possono essere utilizzati per cercare altre cause dietro a questi sintomi. La diagnostica per immagini (TC/RM) può aiutare a identificare il tipo di demenza e quindi orientare il trattamento.12

Il rinvio a una clinica della memoria specializzata è ormai comune per aiutare la diagnosi precoce. La persona affetta da demenza spesso incontra una varietà di professionisti: psichiatri, geriatri, psicologi, terapisti occupazionali e infermieri.

Chi è a rischio di demenza?

Chiunque può sviluppare una demenza, ma non si tratta di una conseguenza naturale o inevitabile dell’invecchiamento. Alcune condizioni mediche possono renderla più probabile.13

Queste includono:

  • Malattia di Parkinson
  • Ictus e malattie cardiache
  • Ipertensione e colesterolo alto
  • Diabete mellito di tipo 2.

È importante cercare di curare e gestire questi fattori di rischio, in particolare l’ipertensione e il diabete. Ciò può anche aiutare, nella mezza età, a gestire eventuali problemi di perdita dell’udito, obesità, isolamento sociale e depressione.14

Uno stile di vita che comprende le seguenti abitudini aumenta il rischio di diversi tipi di demenza15:

  • fumo
  • superare la quantità massima consigliata di alcol (più di 14 unità a settimana)
  • dieta scorretta
  • vita sedentaria
  • condizione di sovrappeso
  • ripetute lesioni alla testa, ad esempio nei pugili.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce che un’astensione dal fumo, un consumo limitato di alcol, un’attività fisica regolare e una dieta sana ed equilibrata (ad esempio, la dieta mediterranea è specificamente raccomandata) possono ridurre il rischio di demenza, soprattutto se queste abitudini vengono introdotte tra i 40 e i 50 anni d’età.16

Anche la genetica influisce sulla demenza. Solitamente la malattia di Alzheimer dopo i 65 anni non è causata da un’anomalia genetica, ma si è scoperto che alcuni geni possono aumentarne o diminuirne il rischio in piccola parte.17 Se un tuo parente è affetto da demenza, non significa che la svilupperai anche tu e non esiste (ancora) nessun test in grado di prevedere il proprio rischio personale.

In alcune famiglie, la “demenza a esordio precoce” è più comune. In questo caso, sembra dunque esserci una causa genetica più forte. Inoltre, le persone con sindrome di Down hanno maggiori probabilità di sviluppare precocemente forme di demenza.17 Se nella tua famiglia è presente più di una persona affetta da demenza da un’età inferiore ai 65 anni, si consiglia altamente di richiedere una consulenza genetica.

Esistono cure per la demenza?

Dipende dalla diagnosi e dalle circostanze.  Non ci sono ancora cure per queste patologie. Esistono alcune opzioni per aiutare le persone affette da demenza a rimanere indipendenti e in grado di deambulare il più a lungo possibile. 

  • Un gruppo di farmaci chiamati inibitori dell'acetilcolinesterasi (donepezil, galantamina e rivastigmina) e un altro farmaco chiamato memantina possono trattare alcuni dei sintomi della demenza di Alzheimer e aiutare le persone a mantenere la propria indipendenza più a lungo.18 Questi farmaci sono utili anche per la demenza a corpi di Lewy, specialmente in caso di allucinazioni problematiche.19 Consulta la nostra informativa sui trattamenti farmacologici del morbo di Alzheimer.
  • Per quanto riguarda la demenza vascolare, il medico di famiglia può suggerire l'assunzione di farmaci in caso di ipertensione, colesterolo alto o diabete. Si consiglia anche di mangiare sano, svolgere attività fisica regolarmente e smettere di fumare.
  • In genere, le vitamine B ed E, gli acidi grassi (compresi gli oli di pesce) e gli integratori multivitaminici non sono raccomandati per ridurre il rischio di demenza20, ma il medico di famiglia potrebbe suggerirti di trattare le carenze vitaminiche, se presenti. Alcuni medicinali complementari potrebbero interagire con i farmaci prescritti, quindi è meglio consultare il proprio medico se stai considerando l’assunzione di uno di questi.
  • Un tipo di trattamento psicologico di gruppo, chiamato stimolazione cognitiva, potrebbe aiutare a migliorare la memoria e la qualità della vita di una persona tramite giochi di gruppo che stimolano la sua capacità di pensiero.21
  • La terapia della reminiscenza prevede la discussione di attività, eventi ed esperienze passate con un'altra persona o gruppo di persone. Favorisce sia la comprensione che la conoscenza (cognizione) e riduce lo stress dei caregiver.22 
  • La velocità con cui la demenza progredisce è molto variabile. Si può condurre una vita attiva, produttiva e significativa per molti anni dopo una diagnosi di demenza. 

Soffro di demenza: come posso essere d’aiuto?

Sono in corso molte ricerche, nel Regno Unito e in tutto il mondo, sulle cause della demenza e su come curarla. Attualmente ci sono tre principali reti di ricerca che operano nel Regno Unito23:

  • Inghilterra - Dementias & Neurodegenerative Diseases Research Network (DeNDRoN); 
  • Scozia - The Scottish Dementia Clinical Research Network (SDCRN), il cui sito web è attualmente in costruzione;
  • Galles - The Wales Dementias and Neurodegenerative Diseases Research Network (NEURODEM Cymru).

Join Dementia Research è il modo principale per mostrare interesse come paziente o caregiver nel Regno Unito. È possibile anche iscriversi per conto di terzi, previo consenso.

Questo servizio è stato sviluppato dal National Institute for Health Research (NIHR) in collaborazione con Alzheimer Scotland, Alzheimer's Research UK e Alzheimer's Society per mettere in contatto i volontari interessati e i ricercatori.

Puoi anche chiedere al tuo medico di famiglia o al centro di salute mentale locale quali ricerche sono in corso nel tuo territorio.

Come posso aiutarmi in modo autonomo?

Semplici passaggi pratici

  • Usa un diario per ricordare gli appuntamenti.
  • Fai un elenco delle cose che devi fare e spuntale man mano che le fai!
  • Mantieni la mente attiva con la lettura o l’enigmistica, imparando cose nuove e mantenendo un senso di determinazione nella tua vita.
  • Sii partecipe: trova il tuo Memory Café locale o altre attività sociali che ti piacciono.
  • Segui una dieta sana e fai esercizio fisico (utile a qualsiasi età).
  • Chiedi aiuto se hai difficoltà nella vita quotidiana, o fatti consigliare da qualcuno se gli altri ritengono che tu abbia difficoltà a gestire le cose. Ci sono molti modi in cui la famiglia, gli amici e i servizi possono aiutarti a vivere in modo indipendente il più a lungo possibile.

Pianificazione

A un certo punto potresti iniziare ad avere difficoltà a prendere decisioni su aspetti importanti della tua vita, come la gestione del denaro, o fare fatica a prendere decisioni di carattere medico. Puoi dare a un parente, amico o avvocato fidato il diritto di prendere tali decisioni per tuo conto, in base a ciò che avresti preferito se avessi preso tali decisioni prima di essere affetto da demenza.

Si tratta della cosiddetta Lasting Power of Attorney (procura permanente o LPA).24 Puoi rivolgerti a un avvocato per stabilire una LPA. Esistono due tipi di LPA: una per la gestione di “Proprietà immobiliari e questioni finanziarie” e una relativa a “Assistenza medica e salute”.

  • LPA per Proprietà immobiliari e questioni finanziarie: possibilità di incaricare un avvocato di prendere decisioni su questioni quali banche e investimenti, vendite di immobili, tasse e sussidi.
  • LPA per Assistenza medica e salute: possibilità di incaricare un avvocato di prendere decisioni su questioni quali cure mediche, assistenza quotidiana e residenza.

Tutte le LPA devono essere registrate presso l'Office of the Public Guardian prima di poter essere utilizzate.

Nota: Enduring Power of Attorney (EPA): la LPA ha ora sostituito l'EPA. Tuttavia, se l’EPA è stata firmata prima del 1° ottobre 2007 continua a essere valida, anche se non ancora registrata.

Disposizioni Anticipate: è possibile dichiarare la propria volontà di rifiutare determinate cure mediche in futuro, nel caso in cui si perdesse la capacità di prendere tali decisioni. Le suddette verranno rispettate dal personale sanitario incaricato della tua cura.25 Le disposizioni anticipate si possono effettuare contemporaneamente a una LPA o in maniera indipendente.

‘This is me’

Per una persona con problemi di memoria, è importante che le proprie informazioni fondamentali siano facilmente reperibili dal personale sanitario. 

“This is me” è un documento che può essere compilato a questo scopo. Contiene molte informazioni utili sulla storia clinica della persona, sulla sua vita e le sue preferenze. Può essere portato agli appuntamenti o ai ricoveri ospedalieri ed è disponibile sul sito web Alzheimers.org. 

Guida

Una diagnosi di demenza non è di per sé un motivo per smettere di guidare, ma con il progredire della malattia le capacità di guida diminuiranno. Ciò può essere dovuto a cambiamenti nelle abilità visuo-spaziali o a capacità di concentrazione, giudizio e decisione ridotte. Le persone affette da demenza potrebbero non accorgersi della perdita di queste abilità.26

  • La legge inglese stabilisce che, se viene diagnosticata una demenza, la persona titolare di patente deve contattare/informare tempestivamente l’ufficio competente: la Driver and Vehicle Licensing Agency (DVLA) o, per l’Irlanda del Nord, la Driver & Vehicle Agency (DVA).27
  • Se un medico ha dei dubbi sulle capacità di guida di una persona affetta da demenza, e se la stessa persona non ha informato l’ufficio competente, il dovere di informarlo spetta al medico stesso.28
  • Se un medico ritiene che la demenza possa influire sulla tua guida, potrebbe dirti di smettere di guidare immediatamente, o almeno fino all’esito degli accertamenti della DVLA/DVA.
  • Il titolare della patente dovrebbe inoltre informare la propria compagnia assicurativa per assicurarsi della validità della propria polizza.
  • Una valutazione della guida può aiutare a comprendere l'effetto che la demenza sta avendo sulle tue capacità al volante: queste informazioni possono aiutare l’ufficio di motorizzazione a decidere se puoi continuare a guidare. È necessaria una patente di guida valida per questa valutazione. Si può effettuare in attesa della decisione della motorizzazione.
  • Molte persone scelgono volontariamente di smettere di guidare e rispediscono la patente alla DVLA/DVA tramite la cosiddetta “consegna volontaria”.

Depressione e ansia

La depressione e l'ansia sono comuni nelle persone con demenza. Tuttavia, la depressione potrebbe assumere caratteristiche paragonabili alla demenza.29 Come quest’ultima, anche la depressione può influire sulla capacità di una persona di prendersi cura di sé. 

Si tratta della cosiddetta “pseudodemenza” ed è importante identificarla e trattarla. Se temi che tu o un tuo parente soffriate di depressione, chiedi in primo luogo consiglio al medico di famiglia. La depressione può essere trattata con antidepressivi e con la terapia della parola.30 

Chiedere aiuto e supporto

In conclusione, se sei preoccupato per la tua memoria o per quella di qualcun altro, fissa un appuntamento con il medico di famiglia. Ti sottoporrà a un esame fisico e/o ad alcuni semplici test per controllare la memoria e potrà prescriverti delle analisi del sangue. Se necessario, il medico potrà indirizzarti a un team di specialisti, a uno psicologo o a un medico specialista.

Di seguito sono riportate altre organizzazioni in grado di fornire informazioni e supporto in qualsiasi fase della demenza. Se hai bisogno di aiuto per le attività pratiche, per l’assistenza quotidiana o per i sussidi, puoi contattare l’amministrazione locale per conoscere i servizi di assistenza sociale e i servizi a supporto dei caregiver.

Altre informazioni e organizzazioni utili

NHS Choices

Rimandi a servizi locali e informazioni sulla demenza.

Alzheimer’s Society

Assistenza telefonica nazionale per consulenze e supporto: 0300 222 11 22.

Email: helpline@alzheimers.org.uk

L’assistenza telefonica nazionale per la demenza fornisce informazioni, consigli e supporto a chiunque sia affetto da demenza ascoltandolo, guidandolo e indirizzandolo in maniera adeguata.

Age UK

Il gruppo Age UK lavora per migliorare la vita futura di tutti fornendo supporto e servizi essenziali che migliorano la vita. Chiama Age UK: 0800 169 8787; Email: contact@ageuk.org.uk

Carers UK

Numero verde: 0808 808 7777. Carers UK sostiene i caregiver che forniscono assistenza non retribuita ad amici o parenti.

Citizen’s Advice Bureau

Il Citizen's Advice Bureau offre una consulenza gratuita, riservata e indipendente. Contatta la tua sede locale per ricevere assistenza in merito a sussidi, pianificazione finanziaria o l’organizzazione dell'assistenza.

The Lewy Body Society

Ente di beneficenza che finanzia la ricerca sulla demenza a corpi di Lewy, fornisce supporto e informazioni per aiutare le famiglie e i caregiver che hanno bisogno di comprendere la malattia e il suo impatto.

The Law Society

La Law Society fornisce molte informazioni utili sulle questioni legali relative alla messa in atto di una procura o delle Dichiarazioni Anticipate e può essere una risorsa utile per trovare un avvocato.

Presentazione di una domanda alla Court of Protection

Se conosci o ti prendi cura di qualcuno che ha difficoltà a prendere decisioni sulla propria salute personale, sulle proprie finanze o sussidi, potrebbe essere necessario rivolgersi alla Court of Protection in modo che tu (o qualcun altro) possiate prendere decisioni per loro.

Office of the Public Guardian

Ente con responsabilità che si estendono a tutta l'Inghilterra e il Galles (per Scozia e Irlanda del Nord valgono disposizioni separate). Supporta il Public Guardian nella registrazione delle procure (EPA e LPA) e nella supervisione dei deputati nominati dalla Court of Protection.

Ulteriori approfondimenti

The Reading Agency

Il programma di lettura di Reading Well sostiene le persone affette da demenza e i loro caregiver. È consigliato da esperti e persone affette da demenza.

I libri possono essere consigliati dagli operatori sanitari oppure le persone possono autoreferenziarsi e prendere in prestito titoli dalla propria biblioteca locale gratuitamente.

I titoli della lista sono divisi in quattro categorie: informazioni e consigli, la convivenza con la malattia, sostegno a parenti e caregiver, e storie personali.

  • Alzheimer's and Other Dementias: answers at your fingertips. Cayton, Graham e Warner. Class Publishing (Londra) Ltd. 3a edizione 2008.
  • Your Memory: a users guide. Baddeley. Carlton Books (Londra). Edizione riveduta e corretta 2004.
  • Dancing with Dementia: My story of living positively with dementia. Bryden. Jessica Kingsley Publishers (Londra e Filadelfia). 2005.

Note

  1. Prince, M. et al. (2014). Nutrition and Dementia: a review of available research. Alzheimer’s Disease International. London. [online] Available at: https://www.alz.co.uk/nutrition-report [Accessed 4 Jul. 2019].
  2. Alzheimer’s Society. (2019). Normal ageing vs dementia. [online] Available at: https://www.alzheimers.org.uk/about-dementia/symptoms-and-diagnosis/how-dementia-progresses/normal-ageing-vs-dementia [Accessed 4 Jul. 2019].
  3. Prince, M et al. (2014). Dementia UK: Update Second Edition. Alzheimer’s Society. [online] Available at: http://eprints.lse.ac.uk/59437/1/Dementia_UK_Second_edition_-_Overview.pdf [Accessed 4 Jul. 2019]. p 16.
  4. Alzheimer’s Research UK. (2018). Prevalence by age in the UK. [online] Available at: https://www.dementiastatistics.org/statistics/prevalence-by-age-in-the-uk/ [Accessed 4 Jul. 2019].
  5. Alzheimer’s Research UK. (2018). Mild cognitive impairment. [online] Available at: https://www.alzheimersresearchuk.org/about-dementia/types-of-dementia/mild-cognitive-impairment/about/ [Accessed 4 Jul. 2019]. 
  6. Alzheimer’s Research UK. (2018). Different types of dementia. [online] Available at: https://www.dementiastatistics.org/statistics/different-types-of-dementia/ [Accessed 4 Jul. 2019].
  7. National Institute on Aging. (2017). What Happens to the Brain in Alzheimer’s Disease? [online] Available at: https://www.nia.nih.gov/health/what-happens-brain-alzheimers-disease [Accessed 4 Jul. 2019].
  8. British Heart Foundation. (2019). Vascular dementia. [online] Available at: https://www.bhf.org.uk/informationsupport/conditions/vascular-dementia [Accessed 4 Jul. 2019].
  9. National Health Service. (2016). Overview: Dementia with Lewy bodies. [online] Available at: https://www.nhs.uk/conditions/dementia-with-lewy-bodies/  [Accessed 4 Jul. 2019].
  10. Nelson, P. et al. (2019). Limbic-predominant age-related TDP-43 encephalopathy (LATE): consensus working group report. Brain. Vol.142:6. pp 1503-1527. [online] Available at: https://academic.oup.com/brain/article/142/6/1503/5481202 [Accessed 4 Jul. 2019].
  11. Alzheimer’s association. (2019). Frontotemporal Dementia. [online] Available at: https://www.alz.org/alzheimers-dementia/what-is-dementia/types-of-dementia/frontotemporal-dementia [Accessed 4 Jul. 2019].
  12. National Institute for Health and Care Excellence. (2018) Dementia: assessment, management and support for people living with dementia and their carers. Nice guideline 97. [online] Available at: https://www.nice.org.uk/guidance/ng97/chapter/Recommendations#diagnosis [Accessed 4 Jul. 2019]. Standard 1.2.13.
  13. Prince, M. et al. (2014). World Alzheimer Report 2014. Dementia and Risk Reduction. An analysis of Protective and Modifiable Risk Factors. Alzheimer's Disease International, London UK. [online] Available at: https://www.alz.co.uk/research/WorldAlzheimerReport2014.pdf (PDF) [Accessed 4 Jul. 2019]. pp. 66-83.  
  14. Prince, M. et al. (2014). World Alzheimer Report 2014. Dementia and Risk Reduction. An analysis of Protective and Modifiable Risk Factors. Alzheimer's Disease International, London UK. [online] Available at: https://www.alz.co.uk/research/WorldAlzheimerReport2014.pdf (PDF) [Accessed 4 Jul. 2019]. pp. 26-39.  
  15. Prince, M. et al. (2014). World Alzheimer Report 2014. Dementia and Risk Reduction. An analysis of Protective and Modifiable Risk Factors. Alzheimer's Disease International, London UK. [online] Available at: https://www.alz.co.uk/research/WorldAlzheimerReport2014.pdf (PDF) [Accessed 4 Jul. 2019]. pp. 42-63.  
  16. Prince, M. et al. (2014). World Alzheimer Report 2014. Dementia and Risk Reduction. An analysis of Protective and Modifiable Risk Factors. Alzheimer's Disease International, London UK. [online] Available at: https://www.alz.co.uk/research/WorldAlzheimerReport2014.pdf (PDF) [Accessed 4 Jul. 2019]. p. 61.  
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This translation was produced by CLEAR Global (Jan 2025)

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